“L’era della pace è finita”: Tusk si è rivolto ai leader europei

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"L'era della pace è finita" : Tusk rivolto ai leader europei

Tusk ha invitato i leader europei ad accettare la nuova realtà/Collage 24 Channel

Il primo ministro polacco Donald Tusk ritiene che l’Europa sia ora in una nuova era prebellica. Pertanto, ha invitato i leader europei a riconoscere la nuova realtà e ad agire.

Tusk ha invitato i leader europei a “credere nelle proprie forze”. Ha sottolineato che l'Europa ha tutto ciò di cui ha bisogno per resistere all'aggressione russa.

Cosa ha detto il primo ministro polacco

L’era della pace è finita, l’era del dopoguerra è finita. Viviamo in una nuova era prebellica e per alcuni dei nostri fratelli questa non è più un'era “prebellica”, ma una guerra su vasta scala nella sua forma più brutale”, ha sottolineato Tusk.

< p>Ha inoltre invitato i leader europei ad agire con decisione, perché non possiamo continuare a lasciarci illusioni.

“Nessuno ci solleverà dalla responsabilità di lottare per la nostra sicurezza e il nostro futuro. Noi stessi sono il miglior garante della nostra sicurezza e unità”, ha sottolineato il primo ministro polacco.

< p>Secondo Tusk bisogna resistere all’aggressione russa. Egli rileva che il potenziale economico, finanziario, demografico, morale dell'Europa è maggiore del potenziale di coloro che attaccano.

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  • Il 5 marzo anche il presidente francese Emmanuel Macron si è rivolto ai leader europei. Ha sottolineato che ora non è il momento di “essere codardi”. Il capo della Francia ha aggiunto che l'Europa dovrà “rispondere alla storia e al coraggio che richiede”.
  • Il presidente della commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo, David McAllister, ha affermato che l'UE e la NATO stanno lavorando attivamente per continuare a fornire all’Ucraina e fornire di più. Egli ha sottolineato che il Parlamento europeo sosterrà l'Ucraina per tutto il tempo necessario.
  • McAllister ha anche sottolineato il fatto che l'Unione europea non ha mai sostenuto un paese terzo come l'Ucraina. Secondo lui, l'Europa è consapevole della posta in gioco in questa guerra e del fatto che gli ucraini non difendono solo la loro libertà.

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