Il direttore dell'AIEA, Rafael Grossi, sostiene che gli attacchi statunitensi contro l'Iran non hanno distrutto completamente il programma nucleare di Teheran, il che significa che l'Iran potrebbe ripristinare la sua capacità nel giro di pochi mesi.
Lo riporta Sky News.
L'Iran potrebbe ricominciare a produrre armi nucleari
Grossi ha affermato che gli attacchi statunitensi contro tre siti nucleari iraniani del 23 giugno hanno causato danni gravi ma non totali.
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“A dire il vero, non si può dire che tutto sia scomparso e che non ci sia più niente”, ha detto Grossi, commentando le conseguenze degli scioperi.
Secondo lui, gli iraniani hanno il potenziale per riprendere il loro programma nucleare in un tempo relativamente breve.
“Potrebbero ricominciare a farlo nel giro di qualche mese”, ha sottolineato il capo dell'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite.
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Ricordiamo che il 13 giugno Israele ha attaccato siti nucleari e militari in Iran, sostenendo che l'Iran era vicino a creare armi nucleari.
Successivamente gli Stati Uniti si unirono agli attacchi, sganciando bombe su tre importanti siti nucleari iraniani: Fordow, Natanz e Isfahan.
L'Iran ha quindi chiuso l'accesso dell'AIEA ai suoi impianti nucleari.