Putin introdurrà una nuova ondata di mobilitazione/Collage 24 Channel
In Russia si discute attivamente della probabilità di una nuova ondata di mobilitazione. Molti funzionari del Cremlino sono contrari all'invio di russi in guerra contro l'Ucraina perché temono una rivolta.
Lo afferma in un rapporto degli analisti dell'American Institute for the Study of War (ISW) datato 12 settembre. Notano che i funzionari russi si stanno preparando “seriamente” per una nuova ondata di mobilitazione dei riservisti, prevista per questo autunno.
Il Cremlino sembra voler mobilitare da 170.000 a 175.000 riservisti, e spostare anche la data della coscrizione autunnale dal 1° ottobre al 1° novembre. Pertanto, intendono accogliere i processi di mobilitazione nella riserva, conducendo contemporaneamente una “mobilitazione contrattuale” per reclutare ulteriori 130.000 soldati in servizio utilizzando misure coercitive.
Le attività di mobilitazione devono essere rafforzate
Il rapporto rileva che i falchi russi propongono anche di rafforzare le misure di mobilitazione di riserva, ad esempio vietando ad alcuni individui di ricevere un differimento dalla mobilitazione, il che ha causato seri disaccordi con i funzionari dell'amministrazione presidenziale del paese aggressore.
L'amministrazione presidenziale teme reazioni a tali misure da parte di altri funzionari russi e della società russa in generale, afferma il rapporto.
Tuttavia, gli analisti assicurano che questi piani, proposte e disaccordi non sono nuovo e non indicano che il dittatore Putin abbia finalmente deciso di effettuare una seconda ondata di mobilitazione delle riserve nel prossimo futuro.
“Qualsiasi nuova ondata di mobilitazione delle riserve dipende da Putin”, ha aggiunto ISW.
Le false dichiarazioni di Putin
Il rapporto attira l'attenzione anche sulle sciocchezze di Putin . Notano che il dittatore ha intensificato le operazioni di informazione stereotipate che caratterizzano falsamente la controffensiva ucraina come infruttuosa.
Putin ha accusato l'Ucraina di non essere disposta a negoziare durante un discorso al Forum economico orientale. In particolare, ha affermato che la controffensiva ucraina non ha portato risultati concreti e ha presentato cifre molto gonfiate per quanto riguarda le perdite di personale e attrezzature ucraine.
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