L'ONU propone di soddisfare alcune richieste della Russia per il bene dell'”accordo sui cereali” – il ministro degli Esteri turco

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L'ONU propone di soddisfare alcune delle richieste della Russia per il bene dell'

La Turchia ritiene che nella proposta dell'Ucraina di trasportare grano dal porto di Odessa attraverso la Romania presenta problemi di sicurezza per le navi.

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, in una conferenza stampa congiunta a Mosca con il ministro degli Esteri dello stato aggressore Sergei Lavrov, ha affermato che l'ONU ha preparato un nuovo pacchetto di proposte con la partecipazione della Turchia per rinnovare l'”accordo sul grano”, che la Russia ha rifiutato di attuare il 17 luglio di quest'anno.

Lo riporta l'agenzia turca Anadolu.

Questo pacchetto di proposte contiene in realtà un accordo con alcune delle richieste dello Stato aggressore. In particolare, stiamo parlando del collegamento della filiale europea della russa “Rosselkhozbank” al sistema SWIFT e dello sblocco dei beni congelati delle aziende russe impegnate nella produzione di fertilizzanti in Europa.

Il L'agenzia di stampa turca ha sottolineato che la proposta dell'Ucraina di trasportare grano dal porto di Odessa attraverso la Romania presenta problemi di sicurezza per le navi e potrebbe portare a un aumento dei prezzi dei cereali.

“La linea tra Odessa e la Romania è una delle zone dove continua la guerra russo-ucraina, anche il Danubio è teatro di scontri e bombardamenti di tanto in tanto”, si legge nel rapporto, che non nomina il paese aggressore che sta bombardando. e creando questo pericolo.

Inoltre, l'agenzia suggerisce che poiché la linea Odessa-Romania, a differenza della Black Sea Grain Initiative, prevede l'utilizzo non solo della via marittima, ma anche dell'autostrada e della ferrovia , ciò porterà ad un aumento dei costi di trasporto e, di conseguenza, all'aumento del costo del grano.

In precedenza, la Russia aveva avanzato sette richieste per sbloccare l'”accordo sul grano”. Si tratta in particolare della revoca delle sanzioni contro le banche russe, del collegamento al sistema SWIFT, della ripresa delle forniture di pezzi di ricambio, ecc.

Dopo il ritiro dello Stato aggressore dall'”accordo sul grano”, il governo russo Il Ministero della Difesa ha dichiarato che qualsiasi nave vicina ai porti ucraini sarà considerata un “potenziale vettore di carichi militari”.

Ricordiamo che il 4 settembre il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si incontreranno a Sochi per discutere la possibilità di estendere l'”accordo sul grano”.< /p>

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