L’UE ha individuato cinque priorità nel campo della sicurezza e della difesa: tra queste c’è il sostegno all’Ucraina

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L'UE ha individuato cinque priorità nel campo della sicurezza e della difesa: il sostegno all'Ucraina è tra

I ministri della difesa dell'Unione europea hanno approvato le conclusioni sulla sicurezza e la difesa dell'UE durante una riunione tenutasi martedì 28 maggio.

Il Consiglio dell'UE ha dichiarato in una dichiarazione che stabiliscono vengono inoltre menzionate cinque priorità politiche, compreso il sostegno all'Ucraina.

Il Consiglio UE ha annunciato le priorità dell'Unione europea

Bruxelles spiega che queste priorità vengono determinate nel contesto di una combinazione senza precedenti di minacce e sfide nella sfera geopolitica.

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La prima priorità nel messaggio è il fermo sostegno dell'UE all'Ucraina, in particolare nel contesto dell'utilizzo del Fondo europeo per la pace per la fornitura di assistenza militare e addestramento militare nel quadro della missione EUMAM.

— L’UE sostiene sempre più l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Per continuare a fornire all’Ucraina e al suo popolo tutto il necessario sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico, per tutto il tempo e con la intensità necessaria, l’UE utilizzerà tutti gli strumenti di cui dispone — si legge sul sito web del Consiglio dell'UE.

Si prende inoltre atto della futura firma degli impegni di sicurezza dell'UE, nonché degli sforzi in corso volti a soddisfare le esigenze immediate dell'Ucraina, in particolare per munizioni, missili, difesa aerea sistemi e artiglieria, nonché droni.

Il Consiglio dell'UE ha inoltre deciso di aumentare gli investimenti nella base industriale e tecnologica della difesa e di intraprendere appalti congiunti per aumentare la produzione correlata.

Il Le conclusioni evidenziano la necessità di promuovere lo sviluppo delle forze e il rapido dispiegamento dell'Unione europea, promuovere la mobilità militare all'interno del blocco, rafforzare la resilienza alle minacce ibride e costruire partenariati con paesi al di fuori dell'UE.

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