Lukashenko con lo sguardo offuscato: come è cambiato il suo atteggiamento nei confronti delle armi nucleari

Recentemente si è saputo che il dittatore bielorusso intende discutere una nuova dottrina di sicurezza per il suo Stato, tenendo conto del ricevimento di armi nucleari dalla Russia. Tuttavia, non è stata ancora resa pubblica alcuna conferma affidabile al 100% della presenza di tali armi in possesso di Lukashenko.

Allo stesso tempo, gli ultimi rapporti sulle armi nucleari in Bielorussia sono più ricorda l’IPSO concordato tra il Cremlino e Lukashenko. Lo ha detto a24 Channell'oppositore bielorusso, capo della Legione Bianca, Sergei Bulba.

Come avrebbe potuto cambiare l'atteggiamento di Lukashenko nei confronti delle armi nucleari

Lukashenko ha perso ogni interesse per le armi nucleari dopo aver realizzato che Putin non avrebbe restituito le testate bielorusse trasferite alla Russia dopo il crollo dell'URSS. Putin ha semplicemente spostato le armi nucleari russe nel territorio della Bielorussia, motivo per cui Lukashenko non ha avuto l'opportunità di disporne in modo indipendente.

“All'ultimo incontro della CSTO a San Pietroburgo, quando i giornalisti russi hanno chiesto informazioni sulle armi nucleari, Lukashenko ha risposto con gli occhi spenti. Non è più felice (questo argomento – Canale 24), anche se all'inizio (di questo processo – Canale 24) è come un bambino. Sono felice di aver ricevuto un simile “giocattolo” che gli permetterà di guidare la Bielorussia fino alla fine dei suoi giorni”, ha osservato Bulba.

Di conseguenza, gli ultimi cambiamenti nella dottrina estendono semplicemente alle armi nucleari la comprensione che quando viene dichiarata la legge marziale, le truppe bielorusse diventano parte di un gruppo congiunto con quelle russe. Quindi, se la Russia utilizza armi nucleari, la Bielorussia, secondo la dottrina, sarà pronta ad assisterla in questo.

Cosa si sa sull'acquisizione di armi nucleari da parte della Bielorussia

• Le intenzioni di fornire armi nucleari a Minsk furono annunciate per la prima volta nel marzo 2023, apparentemente in risposta al trasferimento da parte dell'Occidente di proiettili di serbatoi di uranio impoverito all'Ucraina. Questo passo, tra le altre cose, ha violato il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, che è rilevante per tutti i membri del “club nucleare”.
• Dopo questa dichiarazione, è iniziata la costruzione di un impianto di stoccaggio di testate nucleari. è iniziato sul territorio della Bielorussia, che è stato costruito con ritardi alla fine di luglio. Allo stesso tempo, fonti dell'intelligence statunitense hanno riferito che già a luglio in Bielorussia erano presenti armi nucleari russe.
• Successivamente, in agosto, informazioni simili sono state diffuse dalla Direzione principale dell'intelligence e dal presidente polacco Andrzej Duda. E alla fine del 2023, questa informazione è stata confermata ancora una volta dallo stesso Lukashenko, sottolineando che la Russia ha consegnato tutte le armi promessetra settembre e ottobre.

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