Menù dell'Ultima Cena: gli scienziati hanno declassificato ciò che Gesù e i suoi discepoli bevvero durante il pasto decisivo

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Il menu dell'Ultima Cena: gli scienziati hanno declassificato ciò che Gesù e i suoi discepoli bevvero durante il pasto decisivo

Questa scoperta solleva interrogativi pressanti sul vino che fu servito durante questo importante pasto.

Gli storici teorizzano che il vino dell'Ultima Cena fosse probabilmente simile al passum, un vino dolce ottenuto da uva secca popolare nell'antichità. I riferimenti nei Vangeli di Marco, Matteo e Luca indicano che l'Ultima Cena era un pasto pasquale, quindi Gesù e i suoi discepoli probabilmente bevevano passum, una bevanda comunemente usata nel rituale ebraico.

Aleteia scrive a riguardo.< /p>

Si ritiene che il passum abbia avuto origine a Cartagine, nell'attuale Tunisia, e poi sia arrivato a Roma. Lo storico antico Polibio notava che a Roma veniva chiamato “vino delle donne”, poiché alle donne nobili, a cui era vietato bere i vini tradizionali, era permesso bere questo vino passito.

La preparazione del passum prevedeva l'essiccazione del vino uva al sole, mescolandola con succo d'uva, facendo fermentare il composto e quindi aggiungendo altro succo per un'ulteriore fermentazione, descritta in dettaglio dallo scrittore latino Lucius Junius Columella nella sua opera “De Agricultura”.

Nel suo trattato Columella descrive un processo che inizia con la raccolta dell'uva ben matura e l'essiccazione al sole su canneti. L'uva appassita viene quindi posta in un recipiente di fermentazione con il succo d'uva finché non fermenta.

Il succo viene quindi mescolato con altro mosto d'uva essiccato al sole e il composto viene lasciato fermentare nuovamente. Il vino ottenuto viene conservato in vasi chiusi per evitare che diventi troppo aspro, e la fermentazione finale dura circa 20-30 giorni.

Ancora oggi il vino passum viene prodotto in diverse regioni del Mediterraneo. In Tunisia, secondo un'antica ricetta di Columella, si produce un vino chiamato Passum de Magon. Anche in Sicilia continuano ad essere coltivati ​​i vitigni tradizionali per la produzione del passum. In Umbria, nell'Italia centrale, una versione locale conosciuta come Sagrantino è diventata un punto fermo, preservando questa lunga tradizione enologica.

Comprendere il contesto storico e i metodi di produzione del vino Possum non solo arricchisce la nostra conoscenza di pratiche culinarie consolidate, ma ci collega a un patrimonio culturale che continua oggi a influenzare la produzione vinicola nella regione mediterranea.

RicordiamoLo studioso vaticano Sforza Galizia ha affermato che il Codice Da Vinci non esiste, sebbene sia diverso da quello reso popolare da Dan Brown. Secondo lei, il famoso dipinto “L'Ultima Cena” contiene indizi che assomigliano a un uovo di Pasqua per gli appassionati dell'apocalisse.

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