Metropolitana di Varsavia paralizzata: qual è il motivo?

L'incendio ha messo fuori uso un'infrastruttura fondamentale della metropolitana di Varsavia: la prima linea è stata fermata e la città è ingorgata.

A Varsavia si è verificata un'emergenza: la notte del 1° luglio è scoppiato un incendio nella stazione della metropolitana Raclawicka.

Di questo si parla in Polonia.

Secondo la portavoce della metropolitana Anna Barton, una sottostazione elettrica ha preso fuoco, provocando il guasto dei sistemi di controllo del traffico sulla prima linea della metropolitana.

A seguito dell'incidente, la prima linea della metropolitana è stata completamente chiusa. Sono stati istituiti percorsi temporanei di autobus e tram per i passeggeri. Sono in corso le riparazioni dei sistemi danneggiati, ma i tempi previsti per il ripristino della normale operatività non sono ancora stati annunciati.

Sedici autopompe e 45 soccorritori sono giunti sul posto. In risposta all'emergenza, il sindaco di Varsavia Rafał Trzaskowski ha convocato una squadra di crisi presso il Centro di Sicurezza della Città.

La seconda linea della metropolitana è in funzione, ma con delle restrizioni: i treni passano a intervalli di 6 minuti.

Ricordiamo che la procura polacca ha incriminato due cittadini ucraini in relazione al vasto incendio nel centro commerciale Marywilska 44 di Varsavia, avvenuto nel maggio 2024. L'inchiesta ha concluso che l'incendio è stato causato da un incendio doloso doloso organizzato dai servizi segreti russi.

L'inchiesta ha accertato che nell'atto di sabotaggio era coinvolto almeno un gruppo di otto membri, alcuni dei quali operavano anche al di fuori della Polonia, in particolare in Russia e Lituania.

Tra gli imputati ci sono due ucraini. Uno di loro, Daniil B., secondo l'inchiesta, aveva il compito di filmare l'incendio e il lavoro dei soccorritori, per poi trasferire il materiale alla Federazione Russa per ulteriori campagne di informazione. L'altro, Alexander St., avrebbe coordinato questo processo. Entrambi sono sospettati di aver agito su ordine dei servizi segreti russi.

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