Migliaia di proteste si stanno intensificando a Budapest: gli ungheresi chiedono le dimissioni di Orban

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Le proteste di molte migliaia di persone a Budapest stanno guadagnando slancio: gli ungheresi chiedono le dimissioni di Orban

Il motivo delle proteste di massa è stata la pubblicazione di una registrazione audio con prove di corruzione nel governo del paese .

Migliaia di residenti della capitale ungherese Budapest hanno preso parte ad una protesta durante la quale hanno chiesto le dimissioni del capo del governo Viktor Orban e del procuratore capo del paese .

Lo riferisce Radio Liberty.

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A guidare la manifestazione è stato Peter Magyar, ex membro del partito ungherese Fidesz al potere, che ha lavorato in vari enti governativi e banche.

Lo riferisce Radio Liberty.

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Il 43enne Magyar ha scritto su Facebook prima dell'inizio della manifestazione che la nuova comunità politica mira a dare agli ungheresi la possibilità di “unirsi al lavoro comune per costruire una nuova Ungheria sovrana, moderna ed europea”.

Molte migliaia di proteste a Budapest stanno guadagnando slancio: gli ungheresi chiedono le dimissioni di Orban

I manifestanti hanno marciato verso il parlamento il 6 aprile, alcuni di loro gridavano: “Non abbiamo paura” e “Orbán si dimetta”.

Caso di corruzione nel gabinetto di Orbán: cosa è noto

L'avvocato Peter Magyar, 43 anni, ex consigliere di Orbán che progetta di formare un nuovo partito per sfidare il primo ministro, il 26 marzo ha pubblicato la registrazione di una conversazione con Judit Varga, sua moglie e ministro della Giustizia ungherese. Nella registrazione audio, descrive in dettaglio un possibile tentativo da parte degli assistenti di gabinetto di Orbán di modificare i documenti nel caso di corruzione del governo Orbán.

Il procuratore capo Pal Fürcht ha detto in un briefing che i pubblici ministeri hanno conservato e valutato la registrazione audio di Magyar presentato come parte della sua testimonianza, ed è in corso un'indagine su una possibile “mancata denuncia di corruzione”.

Al centro di questo caso c'è l'ex Segretario di Stato del Ministero della Giustizia Pal Volner, che era accusato nel 2022 di aver accettato una tangente dall'ex capo del servizio giudiziario, Derdea Šadl. Entrambi si sono dichiarati non colpevoli, ma la procura chiede la pena detentiva per entrambi.

L'attuale indagine è iniziata in un momento piuttosto sfavorevole per Orban, alla vigilia delle elezioni del Parlamento europeo. Inoltre, la stabilità del suo gabinetto è stata scossa da uno scandalo di violenza sessuale che ha recentemente costretto a lasciare l'incarico due dei suoi principali alleati politici, un ex presidente e un ex ministro della Giustizia.

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