Il capo del Ministero degli Esteri cinese ha affermato che Pechino non permetterà che la Russia subisca una sconfitta, scrive un'autorevole pubblicazione di Hong Kong.
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto al capo della diplomazia europea Kaja Kallas che Pechino non può permettersi di perdere contro la Russia in Ucraina perché teme che gli Stati Uniti rivolgerebbero tutta la loro attenzione a Pechino.
Lo ha riportato il più antico quotidiano in lingua inglese di Hong Kong, il South China Morning Post (SCMP), citando le proprie fonti.
Il commento, rivolto all'inviata dell'UE Kaja Kallas, conferma quella che molti a Bruxelles ritengono essere la posizione di Pechino, ma contraddice le dichiarazioni pubbliche della Cina. Il Ministero degli Esteri cinese insiste regolarmente sul fatto che la Cina “non è parte” della guerra. Alcuni funzionari dell'UE coinvolti sono rimasti sorpresi dalla franchezza di Wang.
Tuttavia, alcune fonti affermano che Wang ha respinto le accuse secondo cui la Cina avrebbe sostenuto materialmente lo sforzo bellico della Russia, sia finanziariamente che militarmente, insistendo sul fatto che se Pechino lo avesse fatto, la guerra “sarebbe finita da tempo”.
Secondo la pubblicazione, Wang Yi tenne a Callas “diverse lezioni di storia”.
Riassumendo quanto affermato dal ministro cinese, sebbene la Cina non abbia chiesto la guerra, la sua continuazione potrebbe soddisfare le esigenze strategiche di Pechino se gli Stati Uniti continueranno a essere coinvolti negli eventi in Ucraina.
Perché la Cina non è contenta dell’UE
Le fonti affermano che Wang ha lasciato intendere a Kallas che Pechino non era soddisfatta dell'Unione Europea, che si appresta a inserire due banche cinesi nella lista nera per aver violato le sanzioni contro la Russia. Wang ha ripetutamente promesso di adottare misure di ritorsione se i creditori venissero aggiunti alla lista.
La pubblicazione sostiene che l'UE dipende quasi interamente dalle forniture cinesi, senza le quali non potrebbe produrre nulla: dagli aerei alle armi avanzate, dalle automobili ai frigoriferi.
In precedenza, il New York Times aveva appreso che l'FSB, in documenti interni, definisce la Cina una seria minaccia per la sicurezza del Paese.