Scandalo con mostra in Polonia: a Varsavia sono stati allestiti stand con le forze armate ucraine senza volti
La comunità ucraina in Polonia ritiene che la mostra disprezza la memoria dei soldati caduti< /strong>
Nella capitale della Polonia è stata aperta un'installazione con fotografie del personale militare ucraino, che ha suscitato critiche nella società ucraina.
È è stato installato nel centro di Varsavia vicino al nuovo Museo di Arte Contemporanea, riferisce Warszawa Life.< /p>
La base della mostra, chiamata “Vicolo degli eroi”, erano manifesti con fotografie di difensori e difensori caduti. I loro volti sono stati ritagliati in modo che i visitatori potessero inserire i propri volti e scattare foto, scrive In Polonia.
Ogni poster raffigura gli anni di vita e di morte dei difensori e la firma Diventa un eroe, diventa un'eroina. La comunità ucraina in Polonia ha affermato che questo approccio volto a perpetuare la memoria dei soldati caduti è inaccettabile e sprezzante. In particolare, questa installazione crea il rischio di un uso improprio delle fotografie dei morti, in particolare per creare foto divertenti o inappropriate.
Questa installazione ha suscitato indignazione e commenti negativi sui social network.
< p>Alla mostra sono stati presentati tre poster di qualità piuttosto bassa, compresi quelli raffiguranti personale militare dal vivo, scrive Radio Track.
Vale la pena notare che la pagina degli organizzatori dell'installazione “Open Crisis Workshop” sul social network Instagram si presenta come un account appena creato con fotografie pubblicate in fretta. Là hanno affermato che in questo modo miravano ad attirare l'attenzione sulla guerra in Ucraina e sull'eroismo dei difensori.
“L'atto di inserire un volto in un buco è un gesto ambiguo e provocatorio. Lo slogan 'Diventa un eroe/eroina!' allude alla facilità di accettare un destino eroico, ma allo stesso tempo solleva interrogativi sull'autenticità di tale posizione L'opera riflette anche in modo critico sullo sfruttamento sociale e mediatico dell'eroismo, mostrando come esso venga strumentalizzato e subordinato a determinate narrazioni”, hanno osservato gli organizzatori dell'installazione
Tuttavia, dopo critiche e indignazione, gli organizzatori dell'installazione pubblicamente. si è scusato e ha rimosso la mostra.
“Ci scusiamo sinceramente per aver offeso i vostri sentimenti non è il nostro obiettivo, al contrario, abbiamo cercato di attirare l’attenzione sull’enorme sacrificio richiesto dalla lotta per la libertà dell’Ucraina, e per questo anche della Polonia”, si legge sulla pagina dei creatori della mostra sul social network.< /p>
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