Se la guerra in Ucraina verrà congelata, la Russia attaccherà l’Europa tra 5 anni – Intelligence danese

Se la guerra in Ucraina verrà congelata, la Russia attaccherà l'Europa entro 5 anni - Intelligence danese

L'intelligence danese avverte che se la guerra in Ucraina verrà fermata o congelata e la NATO non si riarmerà, la Russia potrebbe prepararsi per una guerra su larga scala in Europa entro cinque anni.

Lo ha riferito DR con riferimento al Servizio di intelligence della difesa danese.

Crescente minaccia militare dalla Russia

L'intelligence danese rileva che la minaccia militare proveniente dalla Russia aumenterà nei prossimi anni. Ciò è dovuto al fatto che la Russia ha avviato un'importante ricostruzione e riforma delle sue forze armate.

Ora stiamo osservando

Nell'ultimo anno, questi sforzi si sono trasformati in un importante rafforzamento militare mirato a dichiarare guerra alla NATO.

Il rapporto afferma che la Russia è già stata in grado di aumentare le sue capacità sia nella modernizzazione del suo equipaggiamento militare sia nell'incremento significativo della sua produzione militare.

Secondo l'intelligence danese, la Russia è in grado di dedicare risorse per armarsi contro la NATO, non da ultimo grazie al sostegno finanziario e materiale che riceve dall'esterno.

Possibili scenari

Se i combattimenti in Ucraina cessassero, la Russia sarebbe in grado di scatenare una guerra locale in uno dei paesi vicini in circa sei mesi.

Tra due anni, rappresenterebbe una minaccia reale per uno o più paesi della NATO e sarebbe pronta per una guerra regionale contro diversi paesi nella regione del Mar Baltico.

Tra circa cinque anni, la Russia potrebbe essere pronta per una guerra su larga scala nel continente europeo senza la partecipazione degli Stati Uniti.

Questo lasso di tempo presuppone che i paesi della NATO non si riarmerebbero contemporaneamente.

Ricordiamo che questa non è la prima volta che l'intelligence danese mette in guardia da una crescente minaccia militare da parte della Russia. Nel dicembre 2024, ha segnalato un aumento del rischio di scontro militare nell'Artico a causa del comportamento aggressivo e minaccioso della Russia.

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