Keir Starmer ed Emmanuel Macron concordano una storica cooperazione nucleare in mezzo alle minacce per l'Europa.
Il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron annunceranno giovedì un nuovo accordo sulla difesa che, per la prima volta, vedrà i due paesi coordinare l'uso dei loro arsenali nucleari in caso di una grave minaccia per gli alleati europei.
Ne parla il New York Times.
Il Ministero della Difesa britannico ha affermato che si trattava del principio secondo cui nessuna minaccia critica all'Europa sarebbe rimasta senza risposta da Parigi e Londra.
La dichiarazione sarà rilasciata al termine della visita di Stato di tre giorni di Macron nel Regno Unito, che includerà anche una visita a una base militare fuori Londra. Entrambi i leader sottolineano l'importanza di tale messaggio nel contesto della guerra in corso della Russia contro l'Ucraina.
Oltre alle garanzie di sicurezza, si prevede che Starmer e Macron sveleranno anche un accordo rinnovato per contrastare congiuntamente l'immigrazione clandestina attraverso la Manica, con uno degli obiettivi di ridurre il numero di piccole imbarcazioni che trasportano migranti in Gran Bretagna.
Gli osservatori affermano che il partenariato nucleare proposto non costituisce una garanzia formale di sicurezza per l'Europa, ma segnala un riavvicinamento tra le posizioni militari e politiche di Francia e Regno Unito, le uniche potenze nucleari del continente. L'Europa ha in passato fatto ampio affidamento sullo scudo nucleare statunitense, ma il ritorno al potere di Donald Trump e le sue critiche agli aiuti all'Ucraina stanno costringendo gli alleati a riconsiderare le loro priorità strategiche.
Parlando martedì al parlamento britannico, Macron ha sottolineato che i due Paesi devono collaborare per difendere l'ordine multilaterale e la stabilità internazionale. Ha chiesto sforzi coordinati all'interno di una coalizione di Paesi disposti a sostenere l'Ucraina, dato che l'amministrazione Trump ha preso le distanze dagli aiuti militari a Kiev.
Giovedì Macron e Starmer hanno in programma anche una conference call con i leader dei paesi della coalizione per coordinare i prossimi passi.
Londra e Parigi stanno prestando particolare attenzione alla questione migratoria. Dopo la Brexit, il Regno Unito ha perso l'accesso all'Accordo europeo sulle migrazioni e alle banche dati, il che ha reso difficile identificare i migranti e rimpatriarli nei loro paesi di primo ingresso. I tentativi di concludere accordi bilaterali con i singoli paesi dell'UE sono finora in gran parte falliti.
Mercoledì è stata una giornata di accesa retorica in Parlamento. Il leader del Partito Riformista, Nigel Farage, ha accusato Starmer di cedere alle richieste francesi e ha chiesto il divieto di ingresso di immigrati clandestini dalla Francia. Il Primo Ministro ha risposto che tale retorica non risolve i problemi, ma solo esacerba i disaccordi con i partner.
Nonostante le tensioni politiche, le piccole imbarcazioni restano la rotta principale per gli attraversamenti illegali della Manica ed entrambi i Paesi stanno cercando di trovare meccanismi per ridurre il flusso di persone senza violare gli obblighi umanitari.
In precedenza era stato riferito che il governo britannico avrebbe ripristinato la componente aerea del deterrente nucleare per la prima volta in quasi 30 anni. Ciò comporta l'acquisto di F-35A certificati.