Svantaggioso per Trump: Kellogg non farà parte della squadra negoziale

Non va bene per Trump: Kellogg non farà parte del team negoziale Anzhelika Galesevich

Non è vantaggioso per Trump: Kellogg non farà parte del team di negoziazione

Il rappresentante speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, non è stato incluso nel team di negoziatori per porre fine alla guerra. La decisione potrebbe avere un impatto negativo sul presidente Donald Trump.

La nomina di Kellogg ha suscitato preoccupazioni al Cremlino, il che potrebbe portare a una richiesta di “rotazione”. Il politologo Igor Reiterovich ha espresso questa opinione sul canale 24, sottolineando che ci sono altre versioni sull'assenza di Kellogg dal gruppo negoziale.

Perché il nome di Kellogg non era sulla lista

Trump ha annunciato la composizione del team negoziale per porre fine alla guerra in Ucraina, che include il Segretario di Stato Marco Rubio, il Direttore della CIA John Ratcliffe, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Volz e l'Ambasciatore e Rappresentante Speciale Steve Witkoff.

Tuttavia, l'elenco non include il nome di Keith Kellogg, anche se questo non significa che non sarà coinvolto nel processo. Poiché Kellogg è stato nominato di recente, probabilmente lavorerà di più con l'Ucraina, mentre Witkoff si concentrerà sulla Russia.

Esiste un'altra versione del motivo per cui Trump non ha nominato Kellogg. Secondo il politologo, alcuni presidenti americani, in particolare l'attuale leader, potrebbero avere persone in grado di svolgere compiti sia pubblici che non pubblici. Sebbene sia Kellogg che Witkoff siano già stati apertamente annunciati.

Kellogg continuerà il suo lavoro in qualche modo, ha suggerito Igor Reiterovich.

Perché non è redditizio per Trump eliminare Kellogg

Secondo il politologo, la rimozione di Keith Kellogg potrebbe giocare a sfavore di Donald Trump, poiché la sua nomina non ha ricevuto una risposta positiva in Russia. Il Cremlino ha probabilmente espresso riluttanza a collaborare con lui, il che potrebbe portare a una “rotazione” nel team negoziale.

Questo sarebbe un duro colpo per Trump. Se le informazioni venissero confermate e diventasse chiaro che Kellogg è stato rimosso dagli incarichi assegnatigli dal Presidente degli Stati Uniti, questa sarebbe una brutta storia per Trump. La domanda sorge spontanea: cosa ha chiesto Trump ai russi in risposta, ha osservato Igor Reiterovich.

La Russia non ha il diritto di porre il veto su coloro che sono impegnati nei negoziati. Se il Cremlino è riuscito a imporre la sua posizione, ciò sta suscitando indignazione. Ciò che è ancora più spiacevole è che Trump gli sia andato incontro a metà strada. Se ciò dovesse venire a galla, i media americani non esiterebbero a criticare.

Va notato che Kellogg visiterà presto Germania, Belgio e Ucraina. Lo stesso rappresentante speciale ha riferito sulla sua pagina sulla piattaforma X che si sta preparando per un incontro con Zelensky e altri funzionari ucraini.

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