“Tigre in agguato”: quale ruolo gioca ora la Cina nella guerra della Russia contro l’Ucraina

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La Cina osserva la guerra in Ucraina per valutare le debolezze della Russia. Vuole affrontare l'Occidente, quindi si chiede quanto durerà Vladimir Putin, che ha attaccato il mondo civilizzato.

Questa opinione è stata espressa dal politologo Oleg Lisny a Channel 24. Secondo lui, la Russia può diventare un rappresentante della Cina.

“La Cina vuole attaccare l'Occidente”

Oleg Lisny ha suggerito che Pechino sia già considerando la Russia come appendice delle materie prime. Se il paese aggressore diventa un rappresentante della Cina, la Cina aumenterà significativamente le sue capacità.

La Cina intende attaccare l’Occidente, quindi ora guarda la Russia. Pechino vuole vedere con quanta efficacia e per quanto tempo Vladimir Putin riuscirà a combattere contro l'Ucraina, che ora protegge l'intero mondo civilizzato.

La Cina finge ancora di essere spettatrice. Studia la situazione con molta attenzione perché vuole attaccare anche l'Occidente. Secondo me, ora sta scegliendo le opzioni. O sarà un’opzione militare, oppure sarà un soft power, che contribuirà a rendere questo mondo bipolare in futuro. La Cina, quindi, è una tigre in agguato, dice il politologo.

Rapporti tra Russia e Cina: le ultime

  • In Business Insider ha osservato che Xi Jinping e Vladimir Putin si stanno avvicinando alla creazione di una nuova alleanza militare che rappresenta la più grande minaccia che gli Stati Uniti abbiano dovuto affrontare negli ultimi decenni. Russia e Cina stanno cercando di sfruttare l'instabilità globale per danneggiare gli Stati Uniti e i loro alleati.
  • Gli esperti dicono che la Cina sembra monitorare da vicino l'andamento della guerra in Ucraina per capire come reagirà il mondo se la Cina decidesse di farlo. per impadronirsi dell'isola di Taiwan.
  • Il leader cinese Xi Jinping ha incontrato il primo ministro russo Mikhail Mishustin il 20 dicembre. Durante questo incontro, il presidente cinese ha annunciato la sua intenzione di “allargare” i legami con il Paese aggressore. Ha osservato che il commercio bilaterale tra Russia e Cina avrebbe “raggiunto” il suo obiettivo annuale. Parliamo di 200 miliardi di dollari.

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