Gli Stati Uniti potrebbero fare delle concessioni alla Russia prima dell'inizio dei negoziati, riducendo significativamente la propria influenza.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avuto una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin, durante la quale hanno concordato di avviare immediatamente i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. Hanno anche concordato possibili visite reciproche.
Bloomger ne parla.
Questa decisione è radicalmente diversa dalla politica dell'amministrazione Joe Biden, che, dopo l'invasione russa del 2022, ha evitato qualsiasi contatto diretto con il Cremlino e si è concentrata sulla fornitura di assistenza militare all'Ucraina. Ora la posizione di Washington sta cambiando. I leader europei che hanno sostenuto gli Stati Uniti sotto Biden sono rimasti sbalorditi dall'appello di Trump, e alcuni hanno affermato che potrebbe significare concessioni a Mosca.
Nel frattempo, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Gagset ha affermato a Bruxelles che l'adesione dell'Ucraina alla NATO è irrealistica. Ha anche osservato che Washington non ha intenzione di inviare truppe di mantenimento della pace se verrà raggiunto un cessate il fuoco.
Trump è scettico riguardo a ulteriori aiuti all'Ucraina. Se gli Stati Uniti lo fornissero, si aspetterebbero un risarcimento, possibilmente attraverso l'accesso alle risorse minerarie dell'Ucraina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricevuto un briefing da Trump dopo una telefonata con Putin. Kiev insiste sul pieno ripristino dell'integrità territoriale, compresa la Crimea, annessa dalla Russia nel 2014. Tuttavia, il Pentagono ha dichiarato che il ritorno dell'Ucraina ai suoi confini entro il 2014 è un “obiettivo illusorio”.
Ricordiamo che, secondo il capo del Ministero della Difesa, il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump sarebbe “l'unica persona al mondo” in grado di portare l'Ucraina e la Federazione Russa al tavolo delle trattative.
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