Uccisi 15 pazienti con un “cocktail letale”: al via il processo al medico

Il medico non ammette la colpa dell'omicidio dei pazienti e l'indagine rivela i terribili dettagli dei suoi crimini.

Un medico di cure palliative è stato processato a Berlino, accusato di aver ucciso intenzionalmente 15 pazienti. Il medico ha utilizzato un “cocktail letale” di farmaci per commettere i suoi crimini.

Radio Liberty ne parla.

Un medico accusato di aver ucciso deliberatamente 15 pazienti non ammette la propria colpevolezza.

Si prevede che circa 150 testimoni deporranno al processo, che potrebbe durare fino a gennaio 2026. La causa contro il medico è stata intentata dai parenti di 13 pazienti deceduti. Il nome dell'imputato non verrà divulgato, in conformità con la legge tedesca.

L'atto d'accusa sostiene che il medico abbia utilizzato un cocktail letale di farmaci per uccidere i suoi pazienti e abbia dato fuoco ad alcune case delle sue vittime per coprire le sue tracce.

Secondo l'accusa, il medico ha ucciso almeno 12 donne e tre uomini tra settembre 2021 e luglio 2024. Alcune delle vittime potrebbero essere ignote. L'inchiesta ha ritenuto sospette le morti di pazienti di età compresa tra 25 e 94 anni.

Tutte le vittime erano pazienti del medico. Erano affette da malattie potenzialmente fatali e incurabili, quindi ricevevano cure palliative volte a migliorare la qualità della vita, piuttosto che trattamenti terapeutici. Come osservato dall'accusa, nessuna delle vittime era in fin di vita.

L'inchiesta ha scoperto che il medico, senza il consenso dei pazienti, ha somministrato loro iniezioni di un anestetico e di un miorilassante, che “hanno paralizzato i muscoli respiratori, provocando l'arresto respiratorio e la morte nel giro di pochi minuti”.

Ricordiamo che in precedenza si era saputo che in Norvegia un medico di famiglia di 55 anni era stato condannato a 21 anni di carcere per stupro e abusi sessuali su 94 pazienti. La pena prevedeva anche l'interdizione dall'esercizio della professione medica e il risarcimento dei danni.

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