Un missile russo è volato sulla Polonia: Varsavia non esclude che si tratti di una provocazione
Ci sono prove che il missile fosse russo.
p>La violazione dello spazio aereo polacco da parte di un missile russo durante il massiccio attacco contro l'Ucraina il 29 dicembre avrebbe potuto diventare una provocazione.
Questa opinione è stata espressa dal capo dell'Ufficio di sicurezza nazionale polacco, Jacek Severa, in un'intervista a TVN 24.
“Non posso escluderlo. Anche i (nostri) alleati non lo escludono. L'amministrazione del Cremlino è consapevole che oggi, in un momento molto difficile in Polonia, il potere sta passando a un'amministrazione che non è al potere da otto anni”, ha ha risposto alla domanda se l'incidente missilistico sia stato una provocazione o un incidente.
Secondo lui, Varsavia dispone di dati sufficienti per confermare che il missile è stato lanciato dall'esercito russo.
“Era visibile dalle nostre stazioni radar e ha lasciato il territorio della Polonia”, ha sottolineato Severa.
Inoltre, ha sottolineato il politico, è difficile supporre che lo sfondamento di 40 chilometri dal confine sia stato accidentale, perché il tipo di traiettoria viola notevolmente lo spazio aereo del paese.
Missili russi in Polonia< /strong>
Il comando delle forze armate polacche ha riferito che un oggetto sconosciuto è volato nello spazio aereo del paese durante un massiccio attacco in Ucraina il 29 dicembre 2023. È stato sorvegliato dalle forze di difesa aerea finché il segnale non è stato perso. Successivamente il presidente Andrzej Duda ha convocato un incontro urgente con i militari.
Successivamente si è saputo che anche la Polonia stava mettendo in allerta la sua difesa aerea. È stata effettuata un'operazione di ricerca. Gli esperti hanno riferito che non è stato trovato nulla che possa indicare che qualcosa sia caduto sul territorio del voivodato di Lublino.
Nel frattempo Mosca si è indignata per tali affermazioni eora il Cremlino sta cercando delle “scuse”. L'incaricato d'affari russo in Polonia, Andrei Ordash, ha affermato che la Federazione Russa non darà spiegazioni sul suo missile finché non avrà “prove concrete”.
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