Una donna afroamericana è stata picchiata in Russia dopo essere fuggita dagli Stati Uniti a causa del “razzismo” ed essere diventata una star della propaganda.

Punti chiave

  • L'afroamericana Francine Villa, trasferitasi in Russia a causa del “razzismo” negli Stati Uniti, è stata vittima di un attacco razzista da parte dei suoi vicini in Russia.
  • Nonostante il suo appello alla polizia, la situazione non migliora e lei è costretta a chiedere aiuto mentre è in ospedale.
  • È interessante notare che il Cremlino ha usato Francine nella sua propaganda. Sei anni dopo il trasloco, la donna si lamenta di “non sopportare” il razzismo dei russi.

L'afroamericana Francine Villa picchiata in Russia / Foto dei media russi

In Russia, l'afroamericana Francine Villa è stata picchiata dai suoi vicini razzisti. La donna ha deciso di lasciare gli Stati Uniti per “razzismo” ed è diventata anche un'eroina della propaganda del Cremlino.

Lo ha riportato Channel 24 citando United24Media.

Qual è la storia dell'afroamericana Francine Villa in Russia?

Francine Villa, una donna afroamericana che ha ascoltato la propaganda del Cremlino e si è trasferita in Russia nel 2019, presumibilmente a causa della “discriminazione” nei confronti dei neri negli Stati Uniti.

Un anno dopo, i propagandisti russi realizzarono persino un intero film su di lei sul canale RT e lo mostrarono in tutta Europa e negli Stati Uniti. In questo filmato, la donna afferma che fu in Russia che “iniziò a sentirsi al sicuro” e che non percepì “alcuna discriminazione” nel Paese.

Francine Villa si è trasferita in Russia nel 2019 a causa del “razzismo” negli Stati Uniti / Video dall'account @visegrad24 sul social network X

Solo 6 anni dopo essersi trasferita in Russia, Francine divenne vittima di vicini razzisti che la insultavano regolarmente a causa del colore della sua pelle, la aggredivano e poi la picchiavano brutalmente.

Francine stessa afferma di essere stata colpita in faccia e che i suoi vicini le urlavano contro continuamente, considerandola un'immigrata clandestina. Allo stesso tempo, la donna ha un passaporto russo e non è in affitto nell'appartamento, ma ne è registrata.

È interessante notare che Villa afferma di “andare a scrivere una dichiarazione all'agente di polizia locale, ma lui non reagisce”. Inoltre, i vicini razzisti gettano il passeggino di suo figlio sulle scale, spengono le luci e non le permettono di entrare nell'appartamento.

Quanto ancora potremo tollerare questo? Ho davvero paura. Non posso nemmeno vivere lì, si lamenta l'afroamericano.

Francine Villa si lamenta della vita difficile con i suoi vicini russi / Video dall'account @igorsushko sul social network X

Francine ora è in ospedale e chiede aiuto.

La giornalista ucraina Alisa Zhuravel, anch'essa di origini nigeriane, ha osservato che negli Stati Uniti il razzismo è un problema storico profondamente radicato. Ma in Russia il razzismo è diventato un'arma, radicato in una mentalità violenta plasmata dall'imperialismo.

“I russi amano sterminare i bianchi, quindi immagina come trattano i neri”, ha scritto Zhuravel sui social media.

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