L'eruzione di oggi è tra le più potenti dell'attuale ciclo solare.
Nella notte del 20 giugno si è verificata una potente eruzione solare di classe X1.9, che ha causato interruzioni delle trasmissioni radio a onde corte nella regione dell'Oceano Pacifico, comprese alcune parti delle Hawaii.
Lo riporta space.com citando i dati di Space Weather Live.
L'eruzione è stata abbastanza intensa da ionizzare l'atmosfera superiore della Terra. I radioamatori potrebbero aver notato un'improvvisa perdita di segnale a frequenze inferiori a 25 MHz poco dopo l'eruzione.
Le interruzioni delle onde radio a onde corte sono comuni durante i periodi di intensa attività solare e si verificano quando le esplosioni solari emettono raggi X e radiazioni ultraviolette estreme nello spazio.
Viaggiando alla velocità della luce, questa radiazione raggiunge la Terra quasi istantaneamente, ionizzando l'atmosfera superiore. L'aumento della ionizzazione modifica la densità dell'atmosfera, influenzando i segnali radio a onde corte ad alta frequenza utilizzati per le comunicazioni a lunga distanza.
Quando questi segnali attraversano gli strati carichi dell'atmosfera, le perdite di energia dovute alle collisioni con gli elettroni possono indebolire o addirittura assorbire completamente le trasmissioni, con conseguente interruzione del segnale radio.
I brillamenti di classe X sono la classe di brillamenti solari più energetica. Con un'intensità X1,9, il brillamento odierno è tra le eruzioni più potenti dell'attuale ciclo solare.
Sebbene l'evento abbia prodotto una forte esplosione di radiazioni elettromagnetiche, non ha provocato un'espulsione di massa coronale, il che significa che i cacciatori di aurore rimarranno delusi, almeno per ora.
Ricordiamo che in precedenza la sonda Solar Orbiter aveva registrato uno spostamento dei poli magnetici del Sole, che si trovavano in un emisfero.