“Puoi capirli”: un giornalista israeliano ha spiegato le proteste nel Paese

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In Israele, centinaia di persone hanno protestato, chiedendo la fine delle ostilità e il rilascio degli ostaggi . Il fattore scatenante, in particolare, è stata l'errata uccisione di tre ostaggi per mano dei soldati dell'IDF.

Il caporedattore del portale “Dettagli” Emil Shleimovich ha osservatoCanale 24che le Forze di difesa israeliane (IDF) non lo hanno nascosto, anche se non lo avrebbero fatto stato difficile farlo. Le famiglie hanno il diritto di sapere cosa è successo ai loro cari.

“Non un singolo protocollo o istruzione per i soldati dell'IDF prevede uno scenario secondo il quale un ostaggio può semplicemente vagare liberamente per le strade. Pertanto, quando sono stati visti, sono stati scambiati non solo per terroristi, ma per terroristi che potevano minacciare”, ha affermato. notato Shleimovich. .

Maggiori informazioni sulle proteste

Diverse organizzazioni stanno prendendo parte alle proteste, tra cui quartier generale, che riunisce le famiglie delle persone rapite: lì ci sono più di 700 persone. La gente chiede che le azioni militari siano ridotte al minimo per non mettere in pericolo la vita degli ostaggi.

Secondo Shleimovich, i membri del gabinetto di guerra sono costretti a incontrare le famiglie degli gli ostaggi, ma questo non significa che la loro posizione sia accettata.

È possibile capirli, ma l'operazione continua, ha affermato il giornalista.

Ora stanno valutando la possibilità di scambiare tutti i133 ostaggi sulla possibilità che Yahya Sinwar e alcuni altri militanti di alto rango fuggissero da Gaza. L'operazione militare dell'IDF continua e quindi spinge i militanti verso questo scenario.

Operazione di terra dell'IDF: ultime notizie

  • Il leader di Hamas Yahya Sinwar è fuggito a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, dove probabilmente si trova ancora. Per raggiungere questo obiettivo, il leader militante si è nascosto in un convoglio umanitario.
  • Ciò e l'eliminazione di 35 comandanti di Hamas hanno portato alla resa di massa dei militanti nel nord dell'enclave. Hanno consegnato armi, attrezzature e informazioni preziose.
  • Come è noto, dal 24 novembre al 1° dicembre è proseguita la tregua tra Israele e Hamas. Grazie al cessate il fuoco temporaneo sono stati rilasciati tre gruppi di ostaggi.

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