Il batiscafo Titano affondato il 18 giugno 2023, 103 minuti dopo l'inizio della sua ultima immersione.
Due anni dopo la tragedia del sottomarino Titan, in cui persero la vita cinque persone, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha pubblicato una registrazione audio del momento dell'esplosione.
Questa è la prima registrazione ufficiale pubblicata dalle agenzie governative statunitensi, scrive Popular Science.
La registrazione è stata effettuata il 18 giugno 2023 da uno speciale registratore acustico passivo situato a circa 1.448 km dal luogo della tragedia. La clip inizia con un silenzio quasi totale, poi all'improvviso cede il passo a un rombo profondo e potente che, secondo l'analisi della NOAA, raggiunge i 400 Hz.
Un'immersione mortale e gli esperti avvertono
OceanGate, la società che ha sviluppato il Titan, offre ai turisti escursioni subacquee al relitto del Titanic dal 2021. Il costo di un posto sul batiscafo era di 250 mila dollari e le immersioni vere e proprie si sono svolte a una profondità di 3,2 km, dove si trovano i resti del famoso transatlantico, riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio culturale sottomarino.
Nonostante la grande campagna commerciale, fin dall'inizio il progetto è stato accompagnato da numerose prenotazioni da parte di organizzazioni marittime internazionali. Gli esperti hanno espresso dubbi sulla progettazione del dispositivo, sulla sua tenuta e su possibili malfunzionamenti tecnici. Durante i suoi due anni di attività, il Titan ha ripetutamente riscontrato guasti tecnici e ha perso il contatto con la nave di superficie.
Il 18 giugno 2023, 103 minuti dopo l'inizio dell'immersione successiva, il contatto con Titano venne perso. A bordo c'erano il CEO di OceanGate Stockton Rush e altre quattro persone. Le frenetiche ricerche a livello internazionale sono durate quattro giorni e hanno interessato oltre 16.000 chilometri quadrati dell'Atlantico. Il 22 giugno, dei veicoli sottomarini comandati a distanza (ROV) hanno scoperto il relitto di un batiscafo vicino al Titanic.
Disastro immediato e conseguenze su larga scala
Gli esperti hanno confermato che il Titan ha subito un'esplosione quasi istantanea a causa di un difetto critico nello scafo. A una profondità di 3,2 km, la pressione dell'acqua circostante raggiunge i 2455 kg per pollice quadrato (psi), il che si rivela fatale per il batiscafo. L'esplosione è avvenuta in meno di 20 millisecondi, così velocemente che le persone a bordo non hanno avuto il tempo di rendersi conto di cosa stesse accadendo.
Durante un'imponente operazione di salvataggio nell'ottobre 2023, la Guardia costiera statunitense è riuscita a recuperare altri detriti dall'imbarcazione, oltre ai presunti resti delle vittime. Nel settembre 2024, durante un'udienza formale della Commissione investigativa della Marina, è stato confermato che i detriti del Titano erano sparsi su un'area di circa 30.000 metri quadrati.
Gli esperti hanno raccolto centinaia di pezzi di detriti, ma alcune grandi sezioni dello scafo erano troppo pesanti per essere sollevate in superficie. Nonostante tutte le ricerche, la tragedia del Titano resta uno degli incidenti più chiacchierati nella storia del turismo subacqueo.
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